Cultura

75 anni fa la tragedia di Superga: un nuovo libro per omaggiare il Grande Torino

75 anni fa, il 4 maggio 1949 la tragedia di Superga con la scomparsa del Grande Torino.

E proprio nell’anniversario di Superga, il figlio di uno degli Eroi di quel Grande Torino Sergio Gabetto (figlio di Guglielmo) assieme con Orazio Di Mauro ha dato alle stampe il libro “SE UN ANGELO A LISBONA” Neos edizioni.

Un libro che è uno sliding doors che sa emozionare e commuovere e far sognare.

Un libro che si fa leggere tutto d’un fiato perché si vuol sapere cosa succederà. E si vuol sognare che la finzione possa superare e stravolgere la tragica realtà.

Gabetto e Di Mauro nel loro esercizio letterario fatto di tanta passione partono da alcuni interrogativi che lasciano ai lettori la voglia di leggere e arrivare al finale: E se non fosse accaduto? Se quel gruppo di giovani calciatori non fosse salito su quell’aereo a Lisbona? Se non si fosse schiantato il 4 maggio di settantacinque anni fa sulla collina di Superga? Se non fosse sparita, in un attimo, quella squadra di Invincibili?

Gli autori portano così il lettore in un viaggio fantastico che riserva un finale di storia diverso da quella tragicamente conosciuta.

Un modo per immaginare che poteva andare diversamente e sognare appunto in finale diverso.

Beppe Gandolfo nella sua prefazione scrive: “Un racconto che rende omaggio alla memoria di uomini che non erano solo campioni, ma che rappresentavano per tutti gli Italiani la voglia di rinascita, di ripartenza dopo le distruzioni, materiali e spirituali, della Seconda guerra mondiale che avevano lasciato il nostro Paese in ginocchio. Quando Valentino Mazzola, Guglielmo Gabetto, Franco Ossola e compagni vincevano, vinceva tutta l’Italia. Ed è per questo che ancora oggi sogniamo ad occhi aperti. Se non avessero preso quell’aereo…”.

Chissà in quanti hanno pensato proprio a quella frase: se non avessero preso quell’aereo? Chissà in quanti hanno immaginato un finale di storia diverso?

Ecco con questo libro di Gabetto e Di Mauro si può leggere un finale in parte diverso e una lacrima è pronta a scorrere sul viso

Luca Giai

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