Bussoleno

A Bussoleno un incontro per fare il punto sulla mobilitazione del liceo Rosa

Mercoledì 26 marzo, dalle 16,30 a oltre le 18.30, si è svolta, all’interno del salone polivalente di Bussoleno, un’assemblea indetta dai sindacalisti della scuola in collaborazione con il comitato “Insieme per il Rosa”, con un’ampia partecipazione, oltre le cento persone,  di studenti, insegnanti e genitori.

Lo scopo dell’incontro era quello di fare il punto della situazione, e confrontarsi per concordare, tutti insieme, le prossime mosse riguardo la mobilitazione partita nell’ottobre dello scorso anno, e che ha avuto i suoi momenti più significativi con la  manifestazione tenutasi a Torino, il 19 febbraio, sotto l’Ufficio Scolastico Regionale, e le dimissioni, di un mese fa, da tutti gli incarichi aggiuntivi e volontari, da parte dei docenti del liceo di Susa e Bussoleno.

Nei vari interventi è stato sottolineato il continuo silenzio, definito “assordante”, sia da parte dell’Usr che della dirigente della scuola, se si eccettuano alcune mail, che gli studenti hanno definito e suddiviso in più categorie: prive di chiarimenti, quasi minacciose, e perfino eccessivamente sdolcinate.

Da più voci è stato poi segnalato anche lo stato di disagio ed il clima di tensione che si vivono all’interno del Rosa. I rappresentanti degli studenti hanno chiesto consigli su come proseguire la mobilitazione, ed alcuni insegnanti, sindacalisti ed anche ex docenti, facenti parte del comitato, hanno proposto, vista la situazione di stallo, di rivolgersi a più alti livelli rispetto all’USR, un ente che non ha voluto neppure ricevere tutte le delegazioni presenti il giorno dello sciopero dei lavoratori della scuola, in febbraio.

È stato inoltre toccato il tema delle possibili denunce, in sede giudiziaria, delle gravi affermazioni, riportate soprattutto sui social, nei confronti di esponenti di questa protesta da parte di vari soggetti che hanno voluto associare la mobilitazione a termini come mafia, terrorismo e massoneria. Tra le altre proposte emerse nel dibattito, quella di mettersi in contatto con i rappresentanti degli studenti di altre scuole del territorio provinciale, che stanno vivendo situazioni simili a quella del Rosa.

La stragrande maggioranza degli intervenuti ha poi posto l’accento sull’importanza di concordare sempre insieme il da farsi, perché tutti uniti si potrà operare con maggiore forza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.