Non soltanto Lampedusa e alcune coste del sud Italia hanno visto moltiplicarsi esponenzialmente gli arrivi di migranti; anche la Val di Susa, considerata la sua vicinanza con la Francia, porta attraverso cui si può raggiungere il Nord Europa, ha visto crescere il numero di persone che tentano di attraversare il confine.
Il rifugio Fraternità Massi di Oulx è pertanto quasi sempre strapieno in queste notti e cominciano a scarseggiare alcuni generi di prima necessità da destinare a queste persone che, spesso, giungono ai piedi delle montagne, quest’anno precocemente innevate, in ciabatte.
“Stiamo raccogliendo un po’ di capi che possano servire loro per non congelare durante i tentativi di attraversamento delle Alpi”, fanno sapere alcuni volontari giavenesi che aggiungono: “Al momento servono soprattutto scarpe da ginnastica e scarponcini da montagna (dal numero 40 in su) e pantaloni lunghi da uomo, soprattutto delle taglie S e M”.
Il materiale, nuovo o usato non importa ma necessariamente in buono stato, può essere consegnato al negozio di agraria di via Torino, a Giaveno. Da lì, ogni settimana, parte un mezzo carico di generi donati che vengono consegnati al rifugio di Oulx.