Dopo oltre tre mesi dalla sua sparizione, è scoppiato il caso di Mara Favro, la donna di 51 anni, madre di famiglia, persona fragile, svanita nel nulla una sera di inizio marzo, al termine di una giornata lavorativa in una pizzeria di Chiomonte, “Don Ciccio”.
Più che scoppiare, il caso della sua scomparsa da ogni radar è letteralmente deflagrato, soprattutto grazie alla famelica bramosia dei vari media, pronti a buttarsi su tutto e tutti pur di far notizia, alla ricerca spasmodica dello scoop.
Anche se ci vanno di mezzo le persone coinvolte, la cui vita viene completamente stravolta. Certo, la stampa cartacea, televisiva e in rete è un’arma a doppio taglio.
Ne sa qualcosa Fabrizio, il fratello di Mara, 61 anni, programmatore informatico, abitante a Urbiano di Mompantero. È stato proprio lui, su consiglio dell’avvocato che lo assiste, Roberto Saraniti, a smuovere le acque, che sembravano stagnanti, sulle indagini riguardanti la sparizione della sorella.
Servizio su La Valsusa del 20 giugno.