“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”: questa frase di Indro Montanelli indica bene quanto sia importante conoscere ciò che è accaduto, un’operazione che il Museo Laboratorio della Preistoria, fiore all’occhiello del paese di Vaie, porta avanti fin dal 2001.
E c’è una novità: questa settimana il Museo inaugurerà la nuova mostra “Vaie nella Preistoria: frammenti di cultura materiale”, aperta per sei mesi a partire da sabato 1° aprile, in cui si potranno scoprire sei asce del Neolitico, molte delle quali rinvenute a Vaie e che ritornano per l’occasione nel paese insieme a diversi altri resti di manufatti.
Curata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio con il Museo della Preistoria, la mostra viene aperta inserendosi nel più ampio progetto del Museo di risistemazione, avviato dal Comune, nel corso degli ultimi due anni sul pianoro della Baità di Vaie e completa il rinnovamento dello spazio espositivo, già dedicato alle culture preistoriche del bacino del Mediterraneo attraverso il metodo dell’archeologia sperimentale.
Nella seconda sala del Museo i visitatori potranno scoprire le sei asce, testimonianze affascinanti di un periodo lontano della storia: tre asce in prestito dai Musei Reali di Torino, una dal museo di Susa, tutte rinvenute nel territorio di Vaie, e le ultime due dal Museo Civico di Cuneo, e altri reperti sempre di contesti alpini, gentilmente concessi in prestito dai Musei Civici del Piemonte.
Articolo su La Valsusa del 30 marzo
Andrea Diatribe
Uno dei reperti visibili alla mostra