Cultura

Alla rincorsa dell’aquila con il guardiaparco Luca Giunti

Inverno, SIC Rocciamelone (una delle aree protette delle Alpi Cozie; SIC – ricorderete – sta per Sito di Interesse Comunitario, cioè un’area dove sono presenti habitat, piante o animali rari e tutelati dall’Unione Europea).

Percorso in quota per individuare tracce sulla neve fresca, possibilmente di lupi: il cosiddetto “transetto periodico”.

Aria limpida e frizzante, freddo intenso. Binocolo al collo, fotocamera in spalla, ciaspole ai piedi. La neve dura dei 2000 metri scrocchia a ogni passo e il suo ritmo accompagna il cammino altrimenti silenzioso e solitario.

Lo sguardo si alza e si abbassa continuamente, dal suolo al cielo, per non perdere avvistamenti utili. Un antico proverbio pellerossa spiega che una persona saggia deve adoperare un occhio di aquila e uno di gallina, per osservare contemporaneamente i particolari e il contesto, il basso e l’alto, vicino e lontano.

Non so se siamo saggi, ma il lavoro del guardiaparco è certamente così e i cristallini dei loro occhi sono sviluppati e allenati quanto gambe e polmoni.

Articolo completo su La Valsusa del 24 dicembre.

Luca Giunti

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