Sorge dalla terra, fra i colori autunnali del Parco Robinson di Almese, una mano d’acciaio alta quasi
tre metri. Un’installazione artistica che vede fuse insieme più di 500 mani, assemblate, adattate,
saldate una ad una, sotto questa grande opera, una scritta: “Non sei sola”. Si tratta di
un’installazione volta a lanciare un potente messaggio contro la violenza di genere, una mano per
dire “basta violenza”, ma anche per lanciare un messaggio di aiuto reciproco, per fondere insieme
tante mani e creare una rete di solidarietà. L’installazione permanente, fortemente voluta dalla
sindaca di Almese Ombretta Bertolo, nasce dalla mente delle artiste Rosalba Castelli ed Anna Olmo,
grazie alla realizzazione del mastro Denis Valarin che ha impiegato oltre sei mesi a lavorare l’acciaio
per erigere quello che diventerà un monumento simbolo del contrasto alla violenza. L’inaugurazione
è avvenuta domenica 19 novembre e, ad emozionare i presenti, ci ha pensato una mano speciale,
comparsa fra le altre dell’installazione, quella di Carmen Consoli. L’artista, con alle spalle una
straordinaria carriera artistica e musicale, da sempre ha utilizzato la propria arte a sostegno delle
minoranze, mostrando grande solidarietà e propensione per la divulgazione. Così, quando è venuta a
conoscenza del progetto di contrasto alla violenza, ha scelto di mettere la propria mano e presenziare tagliando lei stessa il nastro inaugurale.
“E’ un progetto molto bello soprattutto perché coniuga l’arte e la cultura per veicolare un messaggio
al momento urgente – spiega – stiamo assistendo ad un disastro a cui si può ovviare solamente con
la cultura.”
Articolo completo su La Valsusa di giovedì 23 novembre