Lo segnala Paolo Narcisi, responsabile di Rainbow4Africa: “La situazione alla frontiera francese della Val di Susa ( Monginevro, Bardonecchia) sta diventando incandescente. Questa notte il personale sanitario di Rainbow4Africa, Croce Rossa di Susa, Volontari e operatori di Talità Kum hanno soccorso 180 persone. Il rifugio Fra Massi questa notte ha occupato i 76 posti ordinari, i posti di emergenza nei moduli esterni di R4A, inoltre 42 persone hanno dormito nel salone mensa e 10 nei sacchi a pelo in giardino. Altri 21 sono stati mandati al polo logistico della Cri a Susa e 24 supportati in frontiera. Moltissimi, circa 40, i minori non accompagnati. La logistica delle organizzazioni coinvolte nei soccorsi e accoglienza è al limite, se il tempo peggiora rischiamo pesanti conseguenze per uomini, donne e bambini che non sapremo come ospitare e curare”.
“Dopo un periodo di relativa calma – osserva Michele Belmondo della Croce Rossa di Susa – assistiamo nuovamente a un aumento considerevole di flussi alla frontiera con la Francia” . Questo, aggiunge, “potrebbe essere l’onda lunga di quanto succede lungo le coste italiane dove gli sbarchi hanno visto sbarcare da inizio anno 85 mila persone provenienti dall’Africa”. Una situazione del tutto simile a quella che si era verificata nell’estate del 2017 e nei mesi successivi. Oggi come allora è la Francia a calamitare l’attenzione di questi migranti che vorrebbero stabilirsi oltralpe per motivi linguistici e perché, in molti casi, hanno parenti che vivono lì.
L’improvviso aumento del flusso di migranti sta creando problemi al sistema di accoglienza creato Valle di Susa Valle che vede in prima fila le organizzazioni di volontariato. “Il problema – precisa Paolo Narcisi – è che non sappiamo che cosa succederà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Nella notte appena trascorsa gli infermieri soccorritori mi hanno riferito di aver avuto serie difficoltà a registrare tutti gli arrivi al Massi perchè impegnati nelle prime, importanti operazioni: assistere i profughi, soccorrerli, visitarli”.
C’è il problema di dove sistemare fisicamente i migranti: “Non possiamo certo farli dormire all’addiaccio, anche perchè c’è un elevato rischio di temporali. Per questo stiamo pensando di sistemare alcune tende nel giardino di Rifugio Fraternità Massi di Oulx mentre un certo numero di migranti sono stati sistemati anche nel Polo Logistico di Bussoleno“.
Insomma, il servizio di soccorso e accoglienza valsusino rischia seriamente di andare in tilt. Alcune indiscrezioni riferiscono che in queste ore il sindaco di Oulx Terzolo e di Bardonecchia Rossetti avrebbero cercato a più riprese di contattare la Prefettura per chiedere un sostegno.