Si è spento a 98 anni Elio Pereno, uno degli ultimi partigiani della Valle di Susa.
Classe 1926, aviglianese, Pereno fece parte della 41ª Brigata Garibaldi, intitolata a Carlo Carli, con il nome di battaglia “Yoyo”. Socio onorario dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino, per trent’anni è stato presidente dell’Anpi di Avigliana, di cui era presidente onorario e che oggi lo ricorda così sui social: “Lo ringraziamo per essere stato durante tutta la sua vita Testimone della Resistenza soprattutto con i giovani e nelle scuole. Lo ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità, per l’apertura verso le nuove generazioni e per la sua comprensione profonda del mondo. Lo ringraziamo per la sua voce ed suoi canti, per quel “Partigiano di Valle Susa” che è diventato l’inno degli antifascisti valsusini. Fai buon viaggio Elio. Bella ciao”.
In un’intervista di alcuni anni fa ai microfoni del nostro giornale raccontava: “E’ stata una vita dura perché non avevamo nulla. Eravamo mal armati, pativamo la fame e rischiavamo ogni giorno la vita. Basti pensare che quando c’è stato l’assalto al Dinamitificio di Avigliana, io mi sono nascosto sulle pendici di Monte Cuneo perché non avevo un’arma, in attesa del rientro dei miei compagni. E il mio amico Elio Ghiano ha partecipato con la pistola di suo padre che era un ex carabiniere. La decisione di andare in montagna è stata presa con altri due suoi coscritti, di cui uno era Ghiano. L’obiettivo era di raggiungere Eugenio Fassino sui monti di Coazze, avvenuto dopo varie vicissitudini”. E ancora: “Il nostro compito era di creare azioni di disturbo e sconcertare il nemico. Ho partecipato all’azione della Polveriera di Sangano, sono stato a Rivalta e a Torino dove abbiamo assaltato una caserma e disarmato il corpo di guardia per procurarci le armi. Nell’autunno del ‘44 abbiamo assaltato la Venchi Unica, eravamo stati informati che era arrivata una scorta di farina. Ci siamo presentati con tre camion. Purtroppo la farina era già stata utilizzata e ci siamo accontentati di trenta quintali di zucchero da distribuire alla popolazione. Una sera ho veramente avuto paura: mentre mi trovavo al Pasché di Avigliana sono stato fermato dai tedeschi per dei controlli. Sono stato accompagnato prima al comando di Zona nel palazzo del dottor Biavati, poi trasferito al comando di Borgo Vecchio di Largo Beato Umberto, sono stato fino alle tre di notte e poi mi hanno mandato a casa. Fortunatamente avevo il lasciapassare e risultava che lavoravo per una azienda tedesca di Torino”.
Finchè la salute glielo ha permesso, Elio Pereno era in prima fila ad organizzare e presenziare alla manifestazione del XXV Aprile e a raccontare la Resistenza nelle scuole. Ha anche realizzato un cd con tutte le canzoni partigiane accompagnate dalla chitarra dell’ex sindaco Angelo Patrizio.
Questa sera, martedì 27, alle 19, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni sarà recitato il rosario, mentre domani, mercoledì 28, alle 15, si terrà il funerale.