Chiara Rossetti, Sindaco di Bardonecchia non vuole perdere tempo, a soli 3 giorni dall’evento alluvionale di lunedì 30 giugno ha lanciato un messaggio diretto: “la messa in sicurezza di Bardonecchia non puo’ attendere. O arriveranno presto i soldi necessari o tratterremo l’Imu inviata a Roma. In cinque anni avremo la cifra necessaria per fare tutti i lavori”.
E’ una sorta di ultimatum: “il nostro è un territorio fragile. Ne siamo
perfettamente consapevoli. Non possiamo accontentarci di stanziamenti a singhiozzo.
Conosciamo i lavori che devono essere fatti ed anche le risorse necessarie. Per l’esondazione
di due anni fa abbiamo ricevuto 5 milioni di euro, ne servono sei volte tanto.
Soldi, – precisa il Sindaco di Bardonecchia – che si potrebbero avere semplicemente trattenendo
l’importo dell’Imu, pari a 6 milioni di euro, che, ogni anno, il nostro Comune manda a Roma.
Sapremmo perfettamente come spenderli ed in cinque anni potremmo garantire la messa in
sicurezza del paese con tutti gli interventi necessari”.
“E’ l’ora della concretezza – ribadisce Chiara Rossetti – dobbiamo dare risposte ai nostri cittadini.
Non possiamo aspettare e non possiamo accettare sterili polemiche di chi ricerca le ‘colpe’ di
Bardonecchia nell’edilizia degli anni passati. Quello che è successo già due volte, negli ultimi
due anni, anche se con modalità molto diverse, potrebbe ancora verificarsi in qualsiasi
momento”.
“Adesso bisogna agire ed in fretta. Se non avremo i finanziamenti necessari in tempi molto brevi, tratterremo i soldi sul territorio. Lo dobbiamo a Bardonecchia, ai suoi residenti, alle tante persone che da anni la frequentano. Lo dobbiamo a Franco Chiaffrino, nostro amico e concittadino, che ha perso la vita travolto dall’acqua e che in questi giorni piangiamo”, conclude il sindaco di Bardonecchia.