Si è spento il sorriso dolce di Fiorenzo Martin. Una scomparsa che lascia un profondo vuoto non solo in paese, ma in tutta la Valle perché per tutti era semplicemente Martin del sindacato.
Quante pratiche pensionistiche, quanti consigli, quante soluzioni, quanti aiuti ha dato a tutti in quell’ufficio della Cgil.
E sempre con pacatezza e con quel sorriso rassicurante che tutti ci porteremo dentro. Una storia, quella di Fiorenzo, che parte dalla montagna all’Inverso: suo papà originario della borgata Re di San Giorio della famiglia dei “Barusèe”, sua mamma della Fucina Vecchia di Villar Focchiardo, costruita proprio da suo nonno Martoia della famiglia di “Sii du Cavaliè”.
Servizio su La Valsusa del 28 marzo.
Luca Giai