Entriamo all’interno dei locali di quelle che un tempo furono le “Officine Moncenisio” di Condove,
spazi che, in tempo di guerra, avevano visto l’avvio della produzione di armi, un’industria bellica che ha visto la fine nel 1970 quando i lavoratori chiesero di non produrre mai più strumenti di morte. Questi locali sancirono l’avvio di un atto di rifiuto verso la guerra e volontà di solidarietà.
Ancora oggi la solidarietà e la cooperazione regnano in questi spazi: è il caso di
Cooperativa Amico, l’associazione solidale di Don Luigi Chiampo, che da oltre vent’anni aiuta chi è in
difficoltà a trovare una collocazione lavorativa. Sono molte le attività che Cooperativa Amico svolge
insieme a soci: fra queste a Condove troviamo la produzione e la commercializzazione di miele.
È l’apicoltore Diego Bunino a farci da guida all’interno del loro punto vendita aziendale, ma prima di
venire al lavoro dell’uomo ci racconta dell’instancabile vita in alveare: un lavorio continuo in cui le
api si coordinano a vicenda dando vita ad un meccanismo perfetto ed inarrestabile, dalla costruzione
del nido, al cibo, alla cura dell’alveare e alla regolazione della temperatura. Le api regolano la
temperatura tramite il movimento del ventre, tattica che utilizzano anche per allontanare i
potenziali pericoli come i calabroni. Le piccole api sono infatti capaci di “arrostire” un calabrone
formando una “palla rovente difensiva”, si uniscono intrappolando l’invasore e portando la
temperatura a livelli talmente elevati da farlo bruciare. Un’incisiva messa in pratica del motto
“l’unione fa la forza”.
Articolo completo su La Valsusa di giovedì 26 ottobre