Bassa Valle

Condove, giovedì 3 ottobre è mancato Alberto Perino

Nella tarda serata di ieri, giovedì 3 ottobre, nella sua casa di Condove, è mancato Alberto Perino. Aveva 78 anni e da tempo soffriva per un male crudele.

Un personaggio importante: in Valle è stato un riferimento per molte persone. Originario di Bussoleno, in gioventù era stato molto attivo nell’Azione Cattolica, al fianco di preti di grande spessore, come don Oreste Cantore.

Grande appassionato di montagna, diplomatosi ragioniere, aveva lavorato come impiegato di banca fino alla pensione, ricoprendo anche incarichi sindacali.

Dopo il matrimonio con Bianca, negli anni settanta si era trasferito a Condove, entrando in contatto con Achille Croce, uno dei primi obiettori di coscienza in Italia, e si avvicinò all’antimilitarismo, al pacifismo, ed al vegetarianesimo, risultando tra i fondatori del Gruppo Valsusino di Azione Nonviolenta.

In seguito, strinse una grande amicizia con un prete operaio ritenuto “scomodo”, don Giuseppe Viglongo. All’inizio degli anni novanta, Perino fu tra i fondatori del Comitato Habitat, un gruppo ambientalista molto attivo.

Quando poi era cominciata la lotta popolare al progetto Tav, Alberto Perino ne era diventato una figura carismatica, con il suo fisico imponente, quel caratteristico cappello, e la barba; molti giornali lo definirono il “Bovè valsusino”,  prendendo spunto dal personaggio che aveva guidato la protesta degli agricoltori francesi.

Nel corso della sua lunga protesta, come altri militanti No Tav, anche lui avrebbe subito perquisizioni e denunce. Un suo indubbio pregio è stato quello di tenere unite insieme le differenti anime del movimento, utilizzando spesso anche l’ironia, ed un certo gusto del divertimento.

È stato un attivo militante fino all’ultimo, occupandosi anche della questione riguardante gli imminenti espropri di San Giuliano, a Susa: “Facciamo rumore”, aveva scritto nelle ultime e-mail spedite ai compagni di lotta. Voleva farsi “sgomberare” dal prato di San Giuliano con l’ambulanza, visto il suo delicato stato di salute. Fino alla fine della sua vita, un vero combattente per le cose in cui credeva. Comunque la si pensi, ci mancherà. I funerali si svolgeranno in forma privata, come da suo desiderio.

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