Alta Valle

Continua il nostro viaggio sul Sommeiller di una volta, quando si sciava anche d’estate

Siamo nei primi anni ’60, dopo la costruzione della strada, per il ghiacciaio del Sommeiller arrivò il momento di pensare alle nuove strutture al servizio della piccola stazione sciistica.

Partirono quindi i lavori per la costruzione dell’albergo-rifugio Ambin ed i primi due impianti di risalita: Il Sommeiller ed il Niblè a cui se ne aggiunse successivamente un terzo: l’Ambin.

Il Rifugio, in particolare, fu una costruzione all’avanguardia, per l’epoca in cui sorse. Composto da prefabbricati modulari, fu edificato in varie fasi: prima il bar, successivamente la cucina ed in ultimo l’hotel con ben cinquanta posti letto, primo rifugio in Italia ad avere l’acqua calda in ogni camera.

Edo e la moglie Nilde dirigevano la struttura con piglio manageriale e Nilde, in particolare, si occupava della gestione del bar, del ristorante, dell’albergo e del relativo personale composto da almeno due cuochi, il lavapiatti, tre o quattro cameriere e gli addetti alle camere.

Servizio su La Valsusa del 21 luglio.

Angela Erta

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