Ci vuole coraggio a produrre mine antiuomo, sapendo che quelle piccole e apparentemente innocue scatolette di plastica riempite con qualche etto di esplosivo uccideranno non soltanto soldati ma pure numerosi civili, anche a distanza di decenni dalla fine dei conflitti durante i quali erano state posizionate.
Ma forse ci vuole ancora più coraggio a smettere di produrle.
Vito Alfieri Fontana, ingegnere e imprenditore pugliese oggi 72enne, questo coraggio lo ha trovato nel 1993.
“La mia era una azienda di famiglia che si occupava di componentistica elettrica, fusioni in ghisa e stampaggio della plastica”, spiega il signor Alfieri Fontana che, insieme ad Antonio Sanfrancesco, ha scritto il libro intitolato “Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricatore di armi a sminatore” (Laterza Editore). Il libro sarà presentato a Condove, domenica 3 dicembre, alle 17, nella Biblioteca “Achille Croce”, in via Roma 1.
Intervista completa su La Valsusa del 23 novembre.