Moncenisio isolato durante la settimana. Già nel mese di giugno ed ora nel mese di luglio a Moncenisio non si può accedere in paese durante la settimana, ma solo il weekend, a causa della manutenzione straordinaria della Strada Provinciale 212.
Questa strada è l’unico collegamento tra il Comune di Moncenisio ed il confine francese attraverso la ex Strada Statale 25 del Moncenisio. Non solo disagi, ma anche danni dal punto di vista economico per le imprese del territorio.
A sollevare la questione è Marco Romiti, storico ristoratore di Moncenisio: “In un’epoca in cui si punta sempre di più a non penalizzare i piccoli comuni come il Moncenisio, come si legge in molti articoli di giornale, grazie alla manutenzione straordinaria della Strada Provinciale 212, unico collegamento tra il Comune e il confine francese, non è possibile accedere in paese durante i giorni feriali. Questo sta portando un grande disagio turistico, specialmente per chi da Susa desidera visitare il piccolo borgo e, soprattutto, taglia fuori tutto il turismo internazionale che ha la possibilità di raggiungere Moncenisio transitando attraverso questo valico solo nella stagione estiva. Esiste un’ordinanza riportante gli orari in cui dovrebbe essere garantito il passaggio (chiusura 8,30-12,30 e 14-18) ma, purtroppo, non viene rispettata. Le persone vengono invitate a tornare indietro”.
Di qui la richiesta di aiuto da parte di Marco Romiti: “Ci chiediamo come sia possibile, nel periodo di alta stagione, chiudere la strada principale e non prevedere questi lavori straordinari nel periodo di bassa stagione, dal momento che la fonte di maggior reddito per Moncenisio è proprio il turismo. Speriamo che l’attuale amministrazione, a cui gli elettori hanno continuato a dare fiducia, riconfermandola per il secondo mandato, si faccia carico del problema e prenda provvedimenti per risolvere una situazione che sta lasciando l’amaro in bocca, non solo a chi lavora con il turismo, ma anche ai turisti stessi che esternano quotidianamente il loro disappunto per questo inconveniente”.
Luca Giai