I suoi genitori vennero a Susa, oltre ottant’anni fa, da Farra di Soligo, provincia di Treviso, insieme a tante altre famiglie venete in cerca di un lavoro che garantisse loro un avvenire sereno anche ai figli e ai nipoti. Lui era il più piccolo di dieci fratelli e sorelle, la sua classe il ’46. Fin da bambino, sempre presente a messa in compagnia della mamma, aveva un sogno del cuore: diventare il parroco di Susa. E così è stato.
Adesso, a 77 anni, don Ettore De Faveri, che manca dalla città di Adelaide dalla primavera del 2022 ed è ospitato a Torino in una struttura, a causa di un delicato problema di salute che lo costringe a muoversi in carrozzella, ha lasciato ufficialmente la parrocchia di S. Giusto, e di conseguenza anche di S. Evasio e di Ferrera Moncenisio, domenica 10 settembre, celebrando in Cattedrale l’ultima sua messa come parroco.
Parimenti, tra breve lascerà anche la direzione di questo giornale, che peraltro ha diretto anche in quest’ultimo complicato periodo, coadiuvato da tutta la redazione. In concomitanza con il saluto ufficiale alla comunità (servizio a pagina 5), abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui, che è ancora il nostro direttore, per stilare un bilancio di questa lunga esperienza, 43 anni e mezzo, alla guida della chiesa segusina.
Intervista su La Valsusa del 14 settembre.