Abbiamo raccontato, nel tempo, di tanti campioni dello sci, oggi parliamo invece di un grande alpinista e guida alpina: Alberto Re, classe 1937, protagonista di viaggi, spedizioni e scalate in tutto il mondo.
Lo incontro all’indomani dell’uscita del suo libro intitolato “Orizzonte montagne – una vita da guida alpina” edito da Priuli & Verlucca con la prestigiosa collana “I Licheni” dedicata ai più famosi alpinisti e, dinanzi alle fiamme di un bel camino, egli si lascia andare ai suoi ricordi permettendomi, di entrare, attraverso i suoi racconti nel magico mondo dei suoi viaggi e della sua vita densa di avventure.
Buongiorno Alberto, innanzi tutto, è vero che lei è nato al mare, cosa alquanto bizzarra per un alpinista? “Si è vero, sono nato a Marsiglia dove i miei genitori erano emigrati dal cuneese ma molto presto, per via della guerra, siamo ritornati a Barge sulle colline ai piedi del Monviso per poi trasferirci nuovamente, prima in Valle Pellice e successivamente a Torino dove ho lavorato in Fiat come disegnatore tecnico”.
Servizio su La Valsusa del 10 novembre.
Angela Erta
