La via che conduce a Stoccolma è ancora lunga, ma non ci si stupirebbe poi molto se, un giorno, la dottoressa Erika Michela Dematteis dovesse conquistare il Premio Nobel per la Chimica.
Intanto, questa giovane donna di 31 anni, ricercatrice al Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, mamma di un bimbo piccolo e di una bimba che arriverà a gennaio, sta raccogliendo premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.
L’ultimo è arrivato mercoledì 26 ottobre, quando a Bruxelles è stata proclamata “Best Researcher of the Year” (Miglior ricercatrice dell’anno) dalla Hydrogen Europe Research.
Da anni, la dottoressa Dematteis, aviglianese di adozione ma con solide radici a Giaveno, studia infatti le possibilità di stoccare al meglio l’idrogeno e renderlo pronto per l’uso tramite procedure che siano il più semplici e rapide possibile.
Servizio su La Valsusa del 3 novembre.