Il mausoleo di Lenin nella Piazza Rossa non è soltanto un monumento funebre. È il centro simbolico di un secolo di rivoluzioni, potere e propaganda.
Al suo interno, il corpo imbalsamato del leader bolscevico continua a resistere al tempo, come a voler conservare intatta l’idea di una rivoluzione eterna.
Ma che significato ha oggi quel corpo, in un Paese che ha archiviato il comunismo ma non il suo passato?
A questa e ad altre domande ha provato a rispondere, venerdì 16 maggio, in Sala Consiglio, nell’ambito delle iniziative legate al Salone Off, il giornalista e scrittore Ezio Mauro, già direttore de La Stampa e de La Repubblica, presentando il suo ultimo libro: “La mummia di Lenin” (Feltrinelli).
Mauro, che dal 1987 al 1990 è stato corrispondente da Mosca, ha dialogato con lo storico e saggista Gianni Oliva che ha condotto l’incontro, apportando alcuni spunti di riflessione.
Servizio su La Valsusa del 22 maggio.