Il lungo percorso per attribuire al gianduiotto di Torino l’Igp, l’Indicazione Geografica Protetta, subisce una battuta d’arresto. Ad opporsi è il colosso svizzero Lindt, che ha assorbito Caffarel, lo storico marchio che ha avuto il merito di industrializzare il gianduiotto rendendolo famoso nel mondo.
“Cosa che peraltro abbiamo ampiamente evidenziato nel documento unico redatto. Nessuno vuole mettere in discussione la produzione dei gianduiotti, solo tutelare la ricetta originale”. A dirlo è Guido Castagna, il mastro cioccolatiere di Giaveno che presiede il comitato nato nel 2017 per il riconoscimento del marchio (Giandujotto di Torino Igp) formato da artigiani e aziende del settore, e collaborazioni con quattro facoltà universitarie.
Servizio su La Valsusa del 9 novembre.