È Marco Gilioli, classe 1987, originario di Moncalieri, una laurea in scienze e tecnologie agrarie conseguita a Grugliasco nel 2015, l’uomo arrestato per l’omicidio di Emilio Mazzoleni, 71enne residente a Minietti, minuscolo borgo della frazione Maddalena di Giaveno.
Non è ancora chiaro cosa abbia spinto Gilioli a uccidere il suo vicino di casa con cui, pare, abbia avuto nel recente passato qualche screzio.
È una vita complicata quella dell’omicida e lui stesso la sintetizza nella breve autobiografia scritta nella quarta di copertina di “Relatività Perfetta”, il libro che aveva pubblicato proprio questo mese. “Sin da subito nota che qualcosa disturba la sua coscienza“, scrive Gilioli riferendosi a sé stesso, prima di accennare a un suo trattamento sanitario obbligatorio subito nel 2015, a cui ne sarebbero seguiti altri.
Gilioli abitava alla Maddalena da poco più di un anno e non sembrava essersi inserito bene: gli screzi con il vicino, oggi massacrato (pare a bastonate), erano frequenti e nel recente passato Gilioli avrebbe anche minacciato un’altra borghigiana, residente poche case più in là, da cui i carabinieri si sono subito precipitati questa mattina, trovandola per fortuna incolume e ignara del crimine appena commesso.
Secondo chi conosceva la vittima, Emilio Mazzoleni aveva già segnalato alle autorità competenti l’aggressività di quel giovane uomo, ma i suoi appelli sarebbero caduti nel vuoto.
Alla Maddalena rimane la profonda amarezza per la scomparsa di un uomo mite che amava ballare, giocare a bocce e andare a funghi e che ora giace a casa sua con il cranio fracassato, in attesa che la Scientifica finisca di fare i suoi rilievi e dia l’autorizzazione per portare via il cadavere.
Sul posto si è già svolto il sopralluogo del magistrato di turno, Manuela Pedrotta, e del comandante dei carabinieri della Compagnia di Rivoli, il capitano Ugo Mercurio.
Ampio servizio su La Valsusa del 5 ottobre.