In questo tempo è facile “riempirsi la bocca” con la parola accoglienza. Anche noi dell’unità Pastorale di Bussoleno, abbiamo accolto dagli inizi di aprile otto ucraini e li abbiamo sistemati nella casa parrocchiale, dietro la chiesa di Foresto.
I primi tre componenti: papà Shasha, mamma Ilena e figlia Anastasia, dopo 21 giorni di viaggio, partiti da un villaggio vicino Kiev, sono arrivati in Piemonte. Certo un viaggio avventuroso, ma quello che più ci divide è la lingua… veramente complicata… anche a gesti, difficile.
Articolo completo su La Valsusa del 23 giugno.
Angela Pangia