Ciao Grace. Come e quando ti sei avvicinata al mondo della musica, della danza e del canto?
“Ho sempre pensato che la musica fosse un bellissimo messaggio attraverso il quale è possibile esprimersi al meglio e sin da piccola ne sono stata affascinata. Mi sono avvicinata al mondo della musica suonando il pianoforte, successivamente ho iniziato a cantare. Mi piaceva canticchiare ed armonizzare le canzoni che sentivo alla radio e quindi i miei genitori, sentendomi cantare a tutte le ore, hanno deciso di iscrivermi in una scuola di canto. Sono sempre stata una ragazza introversa e il canto mi ha aiutato a sconfiggere le mie paure e a sentirmi più sicura di me stessa. Dopo qualche anno ero così presa dalla musica che, per completare la mia formazione artistica, ho deciso di dedicarmi anche alla danza, in tutte le sue forme”.
Come definiresti il tuo stile canoro e la tua musica?
“Ogni persona ha un proprio stile vocale che rispecchia la sua personalità. Io ho sempre cercato di rafforzare il mio stile ed arrivare a ciò che sono oggi. Inizialmente prediligevo generi blues, internazionali, infatti il mio nome d’arte è “Grace”. Successivamente ho iniziato ad ascoltare e cantare la musica italiana, che richiede una maggiore interpretazione. Direi di avere uno stile classico, mi piace accompagnare la mia voce solamente con il pianoforte. Penso che sia il miglior modo per trasmettere il significato delle parole, senza strumenti aggiuntivi. Ovviamente questo varia dai gusti di ciascuna persona, ma quando ci sono troppi suoni, dal mio punto di vista, si perde l’essenziale, ovvero il significato e il peso di ciascuna parola”.
Hai mai pensato di comporre e di approcciarti al cantautorato?
“Dopo la bellissima esperienza che ho vissuto a Sanremo ho iniziato a scrivere delle canzoni, sia melodia che testi. Ho anche registrato il mio primo inedito, ma aspetto di aver pronti altri brani prima di pubblicarli. Personalmente mi reputo una cantautrice, che sta perfezionando al meglio le sue canzoni”.
Racconta le tue ultime esperienze musicali.
Intervista completa su La Valsusa di giovedì 2 aprile.
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