Non è sempre filato tutto liscio nella lunga marcia che porterà alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
Prima i rallentamenti del Governo giallorosso Conte-Salvini a cui sono seguiti alcuni ripensamenti anche sul versante transalpino, poi la pandemia Covid 19 e la guerra in Ucraina che hanno comportato costi supplementari e ritardi che per alcuni cantieri sono arrivati fino ai 12 mesi per non parlare della scarsa disponibilità e quindi del maggior costo di materiali come l’acciaio (per la costruzione dei macchinari e delle frese) e l’ammoniaca (che vede tra i maggiori produttori l’Ucraina) usata per gli scavi con esplosivo.
Questi i dati di attualizzazione del costo previsto per la costruzione e l’attrezzaggio della linea ferroviaria tra Susa e Saint-Jean-de-Maurienne, presentati da TELT al Consiglio di Amministrazione, convocato venerdì 26 luglio.
Servizio su La Valsusa del 1° agosto.