Il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ing. Marco Frezza, l’Associazione Pompieri Senza Frontiere e l’Associazione Per la Storia dei Vigili del Fuoco, hanno voluto onorare, ieri, giovedì 6 agosto, la figura di Piero Vacca, a quarant’anni dalla sua scomparsa, avvenuta durante un’esercitazione alpinistica in parete, quando Vacca precipitò dalle pendici del Monte Freidour, noto agli appassionati come “Rocca Sbarua”.
Piero Vacca, Capo Squadra dei Vigili del Fuoco di Torino, morì il 12 maggio 1980, a soli quarantadue anni. I suoi amici e colleghi hanno voluto ricordarlo con un’escursione al bivacco che porta il suo nome che si trova alle pendici del Vallone di Bard sul Monte Giusalet e con il posizionamento di una targa a ricordo della ricorrenza.
Da Torino e dal Distaccamento di Susa sono stati numerosi i partecipanti; molti di questi ebbero modo di lavorare con Piero, ma la cosa straordinaria è stata quella di vedere la partecipazione di molti giovani che non conoscevano Piero, ma che hanno avuto modo di apprezzare la sua figura attraverso i racconti dei più anziani.
Il Comandante Marco Frezza, il sindaco di Moncenisio, il Segretario dell’APSVVF Alessandro Alescio e il Presidente della sezione CAI di Susa hanno ricordato la figura di Piero e l’importanza del bivacco inserito in un ambiente alpino particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico ed escursionistico.
Una delegazione di Sapeurs-Pompiers (il bivacco è già in territorio francese) ha inoltre confermato gli ottimi e consolidati rapporti di collaborazione con i Vigili del Fuoco italiani.
Il capo distaccamento di Susa si è occupato del posizionamento della targa.
L’intervento del suo amico e collega Piero Olivero Pistoletto è stato particolarmente commovente sia per l’emozione, che ha rotto il suo intervento in più momenti, sia per l’appassionante ricordo che ha fatto di Piero Vacca.
Piero aveva due grandi passioni: la montagna e la fotografia. Il suo grande trasporto per l’ambiente alpino portò Vacca a maturare anche una notevole esperienza, che successivamente si rivelò di grande utilità per la creazione, presso il Comando di Torino, di un nucleo di soccorritori per gli incidenti in montagna.
A tale proposito, non appare esagerato affermare che Piero Vacca sia stato il precursore degli attuali SAF, gli specialisti dei Vigili del Fuoco che operano in ambienti ostili.
È anche molto nota la sua passione per la fotografia, Negli anni ’70 divenne il responsabile della documentazione fotografica e del laboratorio in cui produrrà molto materiale fotografico riguardante interventi rilevanti e/o a supporto delle attività svolte dal Comando, materiale oggi di notevole importanza archivistica.
Tutti i presenti hanno espresso alla famiglia Vacca la loro stima e riconoscenza per l’importante figura che oggi è stata ricordata e celebrata, e per quanto egli fece per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.