Il 7 gennaio 1992, 33 anni fa esatti, il tenente colonnello Enzo Venturini, il maresciallo capo Fiorenzo Ramacci, il pari grado Silvano Natale, il tenente di vascello della Marina militare francese Jean- Loup Eychenne e il sergente maggiore sanganese Marco Matta persero la vita nei cieli di Podrute, piccolo borgo croato, durante la guerra nell’ex Iugoslavia.
Ad abbattere deliberatamente l’elicottero AB 205 su cui viaggiavano i 5 uomini, velivolo disarmato e con livrea bianca della European Community Monitoring Mission, fu un caccia MiG- 21, pilotato dall’allora tenente serbo Emir Šišić che aveva ricevuto quell’ordine dai suoi comandanti con lo scopo di creare un incidente diplomatico con la Commissione Europea e fare ricadere la colpa sulla neonata Repubblica di Croazia.
Proprio quel maledetto giorno, Marco compiva 28 anni. Oggi ne avrebbe 61.
Nonostante siano passati oltre tre decenni, il ricordo di Marco è ancora molto vivo nella comunità sanganese, anche grazie all’infaticabile opera di papà Mario che non manca mai a una celebrazione, sia in paese sia a Casarsa della Delizia (dove ha sede il Reggimento “Rigel” dell’Aviazione dell’Esercito a cui apparteneva il figlio) sia a Roma e ovunque la figura di Marco venga ricordata.