CHIANOCCO – Il Castello di Chianocco come “Luogo del Cuore Fai 2022”. La raccolta firme continua sia on line che in presenza e c’è tempo sino al 15 dicembre per votare. Ma perché si dovrebbe votare il Castello di Chianocco? Grazie ai volontari che si stanno prodigando nella promozione e valorizzazione di questo bene faro vediamo di offrire ai lettori qualche spunto in più a livello storico/artistico.
La professoressa Barbara Magni traccia il quadro storico: “Il Castello di Chianocco domina la valle sottostante e consente allo sguardo di spaziare dalla sacralità dell’abbazia di San Michele alla maestosità delle Alpi, il Castello di Chianocco: appartenuto, a partire dal XIII secolo, alla potente famiglia dei Bertrandi, fidati vassalli dei conti di Moriana e Savoia, presenta oggi una struttura composita che rende difficile una lettura della sua architettura originaria: si ipotizza una pianta quadrangolare, con un possente mastio che ancora svetta austero sulla corte interna e sui corpi di fabbrica ad esso addossati. Il primo nucleo del Castello risalirebbe, però, ad un’epoca ben più antica, se si presta fede alla diffusa tradizione (non supportata, però, da elementi probanti) che qui sarebbe morta, nel 1091, la Contessa Adelaide di Susa, in quell’oppido Canisculi che alcuni studiosi hanno voluto identificare proprio con Chianocco. Adelaide o no, il Castello è stato testimone, nei secoli, del passaggio di eserciti, cortei e pellegrini lungo la strada di Francia; ha visto gonfiarsi le acque del torrente Prebech più e più volte, alluvioni e ricostruzioni, scene di vita agricola e campestre, la genesi arcana delle numerose leggende sulle streghe che, fino a non molto tempo fa, facevano di Chianocco una piccola (e molto meno famosa) Triora della Val di Susa”.

Oggi, nella sala baronale trecentesca, sorvegliata da un monumentale camino, si trova la “Mostra permanente degli Antichi Mestieri e della Ferrovia Fell”, uno spaccato in miniatura della vita quotidiana nella Chianocco di primo Novecento, regolata dai ritmi della terra e delle stagioni, che, in occasione delle festività natalizie, ritorna alla sua originale funzione di presepe; al piano superiore è possibile ammirare il modellino della ferrovia Fell, che dal 1868 al 1871 unì Susa a Saint-Michel-de-Maurienne: un richiamo all’unione tra la Valle di Susa e la Savoia, iniziata con il matrimonio tra Adelaide e Oddone.

La mostra è gestita dall’Associazione Culturale “Amici dei Vecchi Mestieri” ed è aperta al pubblico proprio durante il Natale oppure su prenotazione.

Sveliamo il sogno dell’Associazione: “Lo scopo della nostra Associazione è quello di poter garantire delle aperture periodiche fisse del Castello e della Mostra, oltre che degli altri monumenti medievali di Chianocco (Chiesa Vecchia, Casaforte inferiore e Cappella di Sant’Ippolito) e di poter restaurare gli affreschi della sala baronale, di cui oggi sono visibili solo alcuni lacerti, per restituirla al Medioevo. Il sogno sarebbe quello di ristrutturare alcune sale adiacenti a quella baronale per poter esporre manufatti e strumenti di lavoro di un tempo, alcuni dei quali sono attualmente sistemati accanto al camino, per creare un piccolo museo etnografico di vita contadina”.

Ed eccoci al Castello come Luogo del Cuore: “Grazie alla delegazione FAI Valle di Susa, che quest’anno ha inserito i beni culturali ed artistici di Chianocco nel circuito delle Giornate di Primavera, abbiamo avuto un po’ di visibilità ed il Castello oggi è candidato come Luogo del Cuore FAI per il 2022: speriamo di raggiungere un numero di voti sufficiente a realizzare, almeno in parte, i nostri obiettivi”.
Intanto, il 4 settembre il Castello, la mostra e la Chianocco medievale saranno aperti al pubblico in occasione della fiera annuale “Pane e acciughe”.
Si può votare fino al 15 dicembre, nei punti che aderiscono all’iniziativa oppure online al seguente link https://fondoambiente.it/luoghi/castello-chianocco?ldc
Luca Giai