Giaveno

Il fiuto dei cani al servizio dei pazienti diabetici: il Progetto Serena sbarca a Giaveno

Può la natura fornire strumenti più raffinati delle più avanzate tecnologie umane? Qualche volta sì, può.

Lo sanno bene la signora Nadia Soldera e sua figlia Iris, così come centinaia di altri pazienti affetti da una grave forma di diabete di tipo 1 che possono contare sul supporto fondamentale di cani appositamente addestrati.

Già, perché lo straordinario olfatto dei nostri amici a quattro zampe, se debitamente indirizzato, è in grado di percepire in tempo praticamente reale i picchi di iper e ipoglicemia.

Sembra qualcosa di magico e in parte forse lo è: la magia di Madre Natura unita alla devozione del cane per il suo padrone/amico. “Ho cominciato a sospettare che Iris avesse qualcosa che non andava verso la fine del 2020, quando aveva circa 11 anni”, spiega la signora Soldera, che lavora in ambito sanitario e dunque è portata ad avere le “antenne” più dritte quando si parla di salute. “Mia figlia aveva continuamente sete e dimagriva a vista d’occhio senza una particolare ragione”.

Eravamo in piena pandemia e, in più, c’erano anche alcune serie preoccupazioni in ambito familiare. “Sua figlia somatizza” fu il commento della pediatra, ma mamma Nadia non riusciva a convincersene: “Da un semplice esame del sangue è emerso che aveva la glicemia a 1.000, tanto che il trasferimento al Regina Margherita è stato immediato, dato che rischiava il coma”.

Servizio su La Valsusa del 19 settembre.

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