Chiesa oggi

Il messaggio del Vescovo Roberto alla Val di Susa per la Festa della Madonna del Rocciamelone

Pubblichiamo il messaggio del Vescovo, mons. Roberto Repole, alle popolazioni della Valle di Susa in vista della Festa della Madonna del Rocciamelone, patrona della Diocesi

Carissimi, quando il pensiero sale alla Madonna del Rocciamelone è sempre colmo di gratitudine, perché percepiamo che Maria, dall’alto della nostra montagna, tiene ciascuno di noi sotto il suo sguardo amorevole. La Signora del Rocciamelone è una instancabile sentinella e vigila sulla nostra bella Valle, la sorveglia, custodisce le nostre esistenze nei momenti di gioia e nei passaggi di dolore.
Il 5 agosto torneremo a incontrare Maria nel Santuario di Mompantero. Lo faremo come i figli si rivolgono a una madre, con semplicità. Torneremo a invocarla per le intenzioni delle nostre comunità e delle nostre famiglie, per i destini della Valle e per quelli di tutto il mondo, in questo tempo segnato da terribili guerre e inquietudini.
Accanto alle gioie, consegneremo a Maria le nostre fatiche, penso in particolare a quella dei padri e delle madri che stanno vivendo la paura di perdere il loro posto di lavoro nelle aziende in crisi e pensano al futuro con angoscia. È una sofferenza – quella dei lavoratori del nostro tempo, spesso precari, senza garanzie – che mi turba molto e che porto nel cuore ogni giorno. Vorrei che entrasse nel cuore di tutti.

Vorrei che portassimo nel cuore e presentassimo a Maria la trepidazione dei giovani che si interrogano sul loro futuro, ma non riescono ad immaginarlo e qualche volta meditano di abbandonare la Valle per cercare fortuna altrove. Vorrei che alla Madonna del Rocciamelone parlassimo dei nostri anziani, specie di quelli che soffrono la malattia o la solitudine e sono stanchi, scoraggiati, magari sono rimasti a vivere in località che si stanno spopolando. Vorrei che raccontassimo a Maria delle persone che vivono ai margini della nostra società e che combattono per stare a galla perché nella vita sono state sfortunate, forse sono persone straniere che non abbiamo ancora saputo accogliere con un sorriso.
Alla Madonna del Rocciamelone chiederemo di custodire il prezioso ambiente naturale che ci circonda, le nostre bellissime montagne, che i turisti così tanto amano e frequentano in tutte le stagioni dell’anno. Ricorderemo che la custodia del Creato ci è stata affidata con fiducia dal Signore e allora assumeremo l’impegno di tenerla al centro del nostro impegno e della nostra preghiera, senza ignorare le tensioni che percorrono da tanti anni la Valle di Susa, senza ignorare che le sfide ambientali sono ormai planetarie, ma lavorando per cercare ovunque possibile ciò che unisce anziché ciò che divide. Chiederemo infine a Maria il dono della pace, mai come oggi necessario. Non ci lasceremo scoraggiare dalle notizie che vengono dal mondo, dalle terribili immagini delle guerre. Ricorderemo che di fronte alle prove della vita, anche a quelle più grandi, Maria ripete ogni giorno le parole che ascoltò dall’Angelo nel giorno dell’annunciazione: «Nulla è impossibile a Dio». Sì, nulla è impossibile a Dio, davvero nulla, neppure il dono della pace in questo tempo che a noi sembra così oscuro.
Carissimi, porteremo queste intenzioni alla Madonna del Rocciamelone insieme a tutte le altre che avete nel vostro cuore, personali e particolari. Lo faremo insieme, come Chiesa che prega, perché siamo una comunità, un corpo unico, e siamo chiamati a vivere insieme. Spero di incontrarvi tutti e ciascuno nei giorni della Festa e fin d’ora per intercessione di Maria vi benedico fraternamente,

+Roberto Repole
Vescovo di Susa

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