Tanti ricordano ancora don Giovanni Barra, sacerdote pinerolese scomparso 50 anni fa (28 gennaio 1975) e, nel 2023, dichiarato venerabile per le sue virtù eroiche. Tanti lo ricordano perché lettori dei suoi libri e dei suoi articoli, ascoltatori delle sue conferenze, o perché, da giovani, hanno avuto la fortuna di trascorre qualche settimana estiva nella sua Casa Alpina di Pragelato. Altri ancora lo ricordano perché hanno incrociato la sua strada, magari nel seminario delle vocazioni adulte di Torino. Tanti lo ricordano per il suo sorriso e la sua disponibilità all’ascolto.
La memoria di questo santo prete, però, potrebbe non sfiorare le giovani generazioni. A scongiurare questo pericolo ci ha pensato la giornalista e scrittrice Cristina Menghini che nel libro “Il miracolo dell’amicizia” (Marcovalerio – Vita editrice) presenta ai ragazzi la figura di don Giovanni Barra in modo semplice e coinvolgente. Scrive il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, nella prefazione: «Questo libro racconta di due ragazzi, Davide e Luca. Racconta della loro amicizia. Sono due ragazzi che si trovano, giocano, ridono, leggono, si fanno domande. Hanno anche momenti difficili: amici antipatici, bulli, malanni. Anzi uno è molto malato. Ma insieme fanno meraviglie. E conoscono un prete molto bravo, don Barra. Non lo incontrano di persona, perché lui è vissuto anni prima. Ma trovano alcuni suoi scritti che li incuriosiscono. Poi ascoltano i racconti dei nonni. Vanno a visitare i posti dove lui è vissuto. I due amici, tra una merenda (con tanti tarallucci) e un gioco imparano un sacco di cose…» Tema centrale del libro è chiaramente l’amicizia che, nota ancora monsignor Olivero, «ci aiuta a stare vicini. Anzi a portarci nel cuore».
Cristina Menghini, Il miracolo dell’amicizia. Sulle orme di Giovanni Barra, Marcovalerio – Vita editrice, Pinerolo gennaio 2025, pp. 92, € 15