Cultura

Il saluto della nuova direttrice ai lettori de La Valsusa

Cari lettori, confesso parecchia emozione nello scrivere queste mie prime “venti righe”.

Per la prima volta su queste pagine a scrivervi, nello spazio che è stato di don Ettore e che lo sarà anche in futuro – perché mi affaccio a questa nuova avventura con voi consapevole di raccogliere una eredità preziosa che sarà ancora alimentata dalla sua penna, dalle sue idee e dalla sua conoscenza del territorio – quando alternandoci cercheremo di offrirvi uno spunto, una riflessione, un richiamo sulla realtà che stiamo vivendo nelle “nostre” valli.

Sì, scrivo “nostre” perché ho accettato con gratitudine, ma anche con quell’affetto che un po’ ci fa appropriare delle cose che ci piacciono, la proposta di dirigere questo giornale perché mi ricorda gli anni del liceo e dell’università con i campi parrocchiali nella borgata di Provonda sopra Giaveno e le gite all’Aquila, al Cristetto e alla Balma, poi gli allenamenti con i miei compagni della squadra di corsa sulla ‘tagliafuoco’ del Musiné o con il mio cane Leyla lungo la Dora.

E ancora: le uscite fuoriporta con la famiglia alla Madonna della Bassa, alla Sacra di San Michele, la Francigena percorsa a piedi con gli amici da Avigliana a Susa, le salite alla Guglia Rossa, alla Punta Nera, alla Croce di San Giuseppe.

Continua su La Valsusa del 2 novembre.

Federica Bello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.