San Pancrazio a Villar Dora - foto di Lorenzo Rossetti
Bassa Valle

Interventi per la sicurezza e la fruibilità della collina di Villar Dora

Sono in corso in questi giorni alcuni interventi sul sentiero collinare della Seja di Villar Dora, tra le località di San Pancrazio e Torre del Colle.

Il Comune ha deciso di agire sul fronte della fruibilità e della sicurezza dell’area, con il ripristino della sbarra in località San Pancrazio per chiudere l’accesso del sentiero ai veicoli non autorizzati.

La ragione risiede nel divieto di transito e sosta dei mezzi motorizzati sulla collina della Seja, con esclusione di quelli di soccorso, delle Forze dell’ordine e di quelli dotati di autorizzazione.

La sbarra di San Pancrazio non era più presente da vari anni, lasciando libero il passaggio alle automobili private fino alla radura sommitale. Nel tempo è stato anche osservato il passaggio di motocicli fuoristrada.

Il Comune ha inoltre informato che la zona sarà sottoposta a videosorveglianza con l’installazione di telecamere sul percorso.

Novità infine per le attrezzature: gli escursionisti più stanchi troveranno sul belvedere tre lettini in doghe di legno, dove potranno stazionare con il convincente pretesto di ammirare il panorama.

L’area è tutelata sin dal 1977 con l’istituzione di una zona di protezione del suo principale valore, ovvero l’ambiente naturale.

Fra gli aspetti botanici d’interesse, si nota la convivenza di specie alpine e mediterranee, ad esempio pini, querce ed eriche con fichi d’India ed agavi, queste ultime spesso celate nei caldi anfratti rocciosi esposti a meridione.

Ai capi del percorso sorgono due antichi edifici: sul lato sud spicca la Torre del Colle d’epoca medioevale, e sul lato nord è presente la chiesetta di San Pancrazio con i suoi pregevoli affreschi interni del XV secolo. Non mancano le testimonianze della Seconda guerra mondiale, con la presenza di ruderi di vecchie installazioni militari.

La zona della Seja è particolarmente sensibile dal punto di vista degli incendi, di cui gli ultimi avvenuti nel marzo 2021 e nel febbraio 2020. Fra i più estesi, si ricorda quello scoppiato nel novembre 2017, che richiese alcuni giorni per essere domato. La squadra dell’AIB villardorese effettua frequentemente azioni di prevenzione antincendio e di pulizia del sentiero.

Il regolamento comunale, oltre a non consentire il transito dei veicoli a motore e l’accensione di fuochi, prevede anche il divieto di raccolta delle piante officinali, dei frutti spontanei e vincoli alla selvicoltura.

Un patrimonio ambientale delicato, non solo da preservare dall’antropizzazione e dall’infrastrutturazione, ma anche da curare e mantenere per la salvaguardia delle sue caratteristiche naturali.

Lorenzo Rossetti

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