Ha scelto come motto i nuovi stili di vita da attivare per salvaguardare la nostra madre terra e non sfruttarla o distruggerla.
Sobrietà, giustizia e pietà sono i tre obiettivi che ci permetterebbero di attivare una marcia indietro in senso contrario da quello che finora abbiamo sviluppato nella società dei consumi come si usa dire .
Il coronavirus ci ha obbligati a comprendere che non è la tecnologia esasperata e messa in primo piano per una società dei consumi ad ogni costo.Il nostro sistema socio-economico basato dalla iniquità e dalla scarto di molte persone fragili e bisognose non ha retto all’impatto con un piccolo virus che ha scombussolato il mondo intero e ci ha resi meno orgogliosi e più sobri e solidali.Abbiamo capito che dobbiamo pero’ cambiare radicalmente i nostri stili di vita e le nostre relazioni .
Allora abbiamo imparato a guardare al tesoro dell’ambiente che ci circonda non come una realtà da sfruttare a nostro uso e consuma ma come un valore di prim’ordine che va riportato al suo stato iniziale per cui Dio e ce lo ha donato come ci dice la Genesi. Dio mise l’uomo nel guardino della creazione perché lo custodisse. Essere custodi del creato è dunque il vero significato da dare a tutti i nostri sforzi di una vita migliore per tutti . Abbiamo preso atto che il cambiamento climatico frutto di una perversa scelta politica che ha posto nell’avere sempre di più ed a ogni costo il massimo di profitto da trarre dalla natura che Dio ci ha donato .Abbiamo compreso che non siamo noi i padroni della nostra vita e nemmeno di quella che la natura e l’ambiente ci offrono. Tale da farne quello che volevamo senza regole se non quella del possessi sfrenato delle risorse umane e proprie della terra che non è piu’ un guardino ma spesso una discarica .
Questo importante evento che stiamo celebrando pone in primo piano un problema quale è quello dei cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento che causa il riscaldamento globale del pianeta che deriva dalla eccessiva concentrazione del CO2 e altri gas presenti nell’atmosfera frutto dei combustibili fossili che sono bruciati senza limiti per produrre energia. Le conseguenze di tale situazione sono sotto occhi di tutti : lo scioglimento dei ghiacciai,l’innalzamento del livello di mari, la desertificazione,lo smog che inquina sempre più le nostre città,la perdita della biodiversità .( ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere,né vedere e saranno persi per sempre.)
Il Papa nella enciclica Laudato sì, afferma :I cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni ambientali,sociali, economiche, distributive e politiche e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità. Se il clima è un bene comune per tutti gli uomini che vivono su questo pianeta,l’impatto piu’ pesante della sua alterazione ricade sui più poveri, ma molti che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nascondersene i sintomi.Purtroppo c’è una carenza di reazioni adeguate alla gravità del problema e questo conduce inevitabilmente a mantenere se non aggravare la situazione disattendendo la responsabilità sia verso i più poveri che verso le future generazioni che proprio un questi ultimi tempi se ne sono fatti carico con impegno.purtroppo mi pare che al di là di apprezzamenti per la mobilitazione giovanile non si vada oltre nel proporre concretamente da parte delle istituzioni internazionali una appropriata risposta concreta al problema.Il Papa denuncia la debolezza delle reazioni di fronte ai drammi di tante persone e spensierata irresponsabilità.
Manca soprattutto una cultura adeguata e la disponibilità a cambiare stili di vita,produzione e consumo.La denuncia è soprattutto per la logica dell’usa e getta che genera la cultura dello scarto.Coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico e politico sfruttano il loro enorme potere per continuare a gestire questi problemi esercitando un potere anche mediatico impressionante sull’insieme del genere umano del mondo intero.Sono le logiche del dominio tecnocratico che portano a distruggere la natura e a sfruttare le persone e le popolazioni più deboli. Del resto diventa sempre più evidente che il mercati da solo non garantisce lo sviluppo umano integrale e l’inclusione sociale.
Che fare per seguire orientamenti e azioni appropriate ad affrontare questi problemi e a tentare vie di cambiamento uscendo dalla spiritale dell’autodistruzione in cui si sta affondando? La Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche,né di sostituirsi alla politica.ma invita a promuovere con l’apporto di tutti un dibattito onesto e trasparente perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune.I vertici mondiali sull’ambiente in questi ultimi anni non hanno risposto alle aspettative per mancanza di decisioni politiche condivise non hanno raggiunto accordi ambientali globali significativi ed efficaci.Ci si chiede stupiti: perché si vuole mantenere un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo? Serve una governance globale sui cosiddetti beni comuni globali perché la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici .L’ambiente è uno di questi beni che i meccanismo del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente.
Queste problematiche vanno adeguatamente affrontate anche sul piano educativo per cui si deve sollecita il coinvolgimento dei vari soggetti educativi in primis la scuola, la famiglia ,i media, la comunità civile e religiosa sui territori.Bisogna partire dal proporre e sostenere uno stile di vita diverso che apre anche la possibilità di esercitare una sana pressione sul potere politico, economico e sociale.Anche le imprese vanno messe in campo attraverso quelle scelte appropriate di consumo della gente che le costringa a modificare la loro offerta di beni privilegiando quelli meno inquinanti e più ecologici. Anche le abitudini quotidiane delle persone e famiglie vanno orientate a compiere gesti e scelte di casa meno consumistiche ( acqua, luce, gas .. raccolta differenziata dei rifiuti).
Nella enciclica Laudato sì troviamo un vademecum da assumere e perseguire con l’impegno di tutti . Lì si parla della necessità di promuovere una sguardo contemplativo del creato che ci apre al rispetto e allo stupore di quanto Dio ci ha donato con esso e questo comporta un modo di porsi nei confronti dell’ambiente con stili e norme diverse da quelle scelte finora , appunto con maggiore sobrietà giustizia e pietà. Ricordo quanto ci dice il Vangelo al riguardo: guardate come crescono i gigli dei campi non lavorano e non filano eppure neanche Salomone con tutta la sua gloria vestiva cose belle come sono rivestiti loro … guardate gli uccelli del cielo non seminano e non mietono,né raccolgono nei granai eppure il padre vostro celeste li nutre..
Bisogna però che come discepoli del Signore affrontiamo questo tema non solo una volta l’anno e da poche comunità.. ma questo sia un tema da affrontare sovente nella nostra catechesi e predicazione e da parte di tutte le nostre parrocchie e associazioni. Siamo troppo silenti.
Ringrazio della partecipazione a questa giornata de i nostri fratelli e sorelle cristiane di altre chiese e comunità. Anche questo è un segno bello e positivo che vogliamo portare avanti insieme come cristiani aprendoci se necessario anche alle altre realtà religiose perché qui ne siamo tutti coinvolti in prima persona.
Rivolgo infine un saluto grato e ringraziamento ai fratelli delle chiese cristiane che partecipano a questa giornata e ci chiediamo insieme: in che misura le nostre comunità sono sensibili a questi temi operando perché si evitino ulteriori danni e peggioramento ella situazione del creato che pare già al collasso? Gli stili di vita ci impegnano a riflettere sulle nostre relazioni consapevoli che la famiglia umana si costruisce nella diversità delle differenze. Insieme alle Chiese cristiane del nostro Paese si sono indicate alcuni atteggiamenti e impegni pastorali, quasi un decalogo se vogliamo .
Comunicare la bellezza del creato
Denunciare le contraddizioni al disegno di Dio sulla creazione
Educare al discernimento imparando a leggere segni che il creato ci offre e fa conoscere
Dare una svolta ai nostro comportamenti e abitudini non conformi all’ecosistema
Scegliere di costruire una casa comune frutto di un cuore convertito
Far conoscere in rete le buone pratiche di proposte ecosostenibili e promuovere progetti comuni sul territorio
Promuovere liturgie ecumeniche sulla cura del creato
Elaborare una strategia educativa integrale che abbia anche dei risvolti politici e sociali
Operare con tutti quelli che nella società si adoperano nello stesso impegno di custodire e salvaguardare il creato
Lavorare perché le Chiese cristiane collaborino tutte insieme per questi scopi.
Credo che la nostra Valle si presti per questo decalogo in quanto ha tutte le caratteristiche ideali per fare di questo impegno un compito primario e popolare che oltre che aiutare l’ambiente produce frutto per un turismo rispettoso e attento a queste problematiche .
Concludo con la preghiera di san Francesco che di questo tema è stato antesignano e protagonista di prim’ordine.
Altissimo e onnipotente buon signore tue sono le lodi la gloria e la benedizione.
Lodato sii mio signore insieme a tutte le tue creature specialmente per il signor fratello sole il quale è la luce del giorno e tramite lui ci dai a luce. E lui è bello raggiante con grande splendore.
Lodato sii mio signore per fratello vento e per l’aria e per il cielo per quello nuvoloso e per quello sereno per ogni stagione tramite la quale alle creature dai la vita
Lodato sii signore per sorella acqua la quale è molto umile preziosa e pura..
Lodato sii mio signore per fratello fuoco attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.
Lodato sii mio signore per nostra sorella madre terra la quale ci dà nutrimento e ci mantiene produce diversi frutti con fiori variopinti ed erba.
Lodato sii mio signore quelli che perdonano in nome del tuo amore e sopportano malattie e sofferenze.
Beati quelli che le sopporteranno serenamente perché dall’Altissimo saranno premiati.
Laudato sii mio signore per nostra sorella morte corporale dalla quale nessun essere umano può scappare guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale.Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà.In questo caso la morte spirituale non procurerà loro alcun male .Lodate e benedite il mio signore ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
Mons. Cesare Nosiglia
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