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La storia (vera) di Ahmed, il piccolo musulmano “giardiniere del Presepe”

È una bella storia di Natale accaduta ormai molti anni fa a Reano quella che il dottor Luigi Donetto, stimato medico giavenese, ha voluto raccontare sul suo profilo facebook. Testimone principale degli eventi raccontati fu la moglie di Donetto, insegnante nella scuola primaria del piccolo paese della Val Sangone.

Ahmed (il nome è di fantasia, ndr.) era arrivato dal Marocco da poche settimane; era ancora spaesato e capiva poco di quello che dicevano, ma comprese quanto bastò per prendersi l’incarico di innaffiare regolarmente il muschio del Presepe che era stato allestito nella sua scuola”, racconta Donetto che prosegue: “Ci si dedicò con tale scrupolo che quando iniziarono le vacanze il muschio era ancora verde e vellutato come il primo giorno. Tutto quello era nuovo per lui, le sue tradizioni molto diverse, ma nessuno in classe si meravigliava nel vederlo darsi da fare, senza alcun imbarazzo, intorno al Presepe. Ahmed ci mise niente ad amalgamarsi con gli altri; aveva un carattere mite, rideva volentieri ed era uno scolaro vivace ed intelligente. I suoi temi erano spesso fra quelli che venivano letti ad alta voce a tutta la classe. Alla fine della quinta i risultati erano così  brillanti che la  maestra si domandava se non meritasse un aiuto per proseguire negli studi. Quella sera ne parlò con me, suo marito, e insieme decidemmo che avremmo provveduto ai suoi libri. Così, un pomeriggio di fine estate, mentre  uscivamo carichi e accaldati dalla libreria ci siamo guardati, colpiti dallo stesso pensiero: ‘Per Ahmed noi due siamo le mani di Allah’. O della Provvidenza? La differenza ci sfuggiva. Ahmed continuava a studiare con impegno senza farsi scoraggiare dalle difficoltà che certo non mancavano: il lavoro precario dei genitori con i soldi che non bastavano mai, il riscaldamento in casa quasi inesistente, la pioggia che spesso si infiltrava dal tetto… Mancavano anche le porte interne e con tre fratellini che gli giravano intorno non era facile concentrarsi sui libri. La volontà  e l’impegno  hanno comunque vinto su tutto. Al tempo giusto è arrivata una brillante laurea in Ingegneria, subito seguita da un buon lavoro e poi da una bella famiglia. Sono passati tanti anni, ma Ahmed non si dimentica mai delle sue  ‘mani di Dio’, specialmente quando per noi è Natale”.

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