Chiesa oggi

L’Abbazia di Novalesa ha festeggiato mezzo secolo dalla rinascita (e 1300 anni dalla fondazione)

Quella della Novalesa è un Abbazia millenaria che però, fino all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, pareva destinata a un lento, inesorabile declino. Fino a quando, nel dicembre del 1972, la Provincia decise di acquisire l’intero complesso abbaziale.

Una data importante, che segnò la rinascita dell’Abbazia restituita il 14 luglio del 1973 con il ritorno dei monaci (provenienti dalla piccola comunità benedettina di San Giorgio di Venezia) – alla sua ragion d’essere: quella di un luogo dell’arte e della cultura ma, soprattutto, della spiritualità. Così, lunedì 30 gennaio, il 50° anniversario dell’acquisizione dell’Abbazia da parte della Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, è stato celebrato nella chiesa abbaziale alla presenza dell’arcivescovo di Torino e Susa Roberto Repole che ha presieduto il rito dei Vespri.

“I monaci che vivono qui – ha detto mons. Repole nell’omelia – sono testimoni non solo della loro vocazione ma di quella di tutti i cristiani. La loro presenza ricorda a noi tutti che la vera dimora, per tutti noi, non è un ‘luogo’ ma il cuore del Padre’.

Servizio su La Valsusa del 2 febbraio.

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