È ogni anno più allarmante il quadro che l’Auser cittadina traccia all’inizio di gennaio.
L’offerta di servizi sanitari a cui le fasce più deboli della popolazione (anziani, in primis, ma anche disabili) dovrebbero avere accesso non soltanto si sta contraendo, ma si sta anche allontanando geograficamente.
E l’Auser, nata per essere un supporto a quei servizi, spesso si trova nella condizione di doverli sostituire in toto.
“E non va bene”, commenta laconico Dino Casalis, presidente dell’Auser giavenese, prima di snocciolare i dati riferiti al 2024: “L’anno scorso i nostri volontari hanno svolto 1.279 servizi, in aumento del 13% sul ’23. Il numero dei chilometri percorsi con le nostre auto è passato da 59.435 a 65.932. Si tratta per lo più di trasporti in strutture sanitarie lontane da Giaveno: 389 a Torino, 149 ad Avigliana, 147 a Orbassano, 55 a Candiolo e Rivoli, 38 a Piossasco”.
Servizio su La Valsusa del 9 gennaio.