“La pazzia è relativa, chi stabilisce la normalità?” diceva Bukowsky.
Non certo Paolo Rucchione, verrebbe da rispondere al celebre poeta di origini tedesche. A partire dalle 17 di venerdì 4 settembre, l’eclettico atleta, maratoneta e ciclista villardorese si cimenterà infatti in una sfida tanto matta quanto ambiziosa: percorrere in bici il tratto di strada che collega Villar Dora al Col del Lys senza far uso della sella né del canotto sella. Un’idea nata quasi per caso, ma non per questo meno degna di essere concretizzata.
“Un anno fa ho sperimentato la salita in bici della Marmolada, la regina delle Dolomiti, e mentre pedalavo mi sono reso conto di quanto fosse per me naturale non sedermi sulla sella, ma procedere ‘en danseuse’, cioè stando sollevato – spiega Paolo – Un gesto tecnico che ho poi scoperto non essere congeniale nemmeno a quanti vanno più forte di me, dal momento che anche i ciclisti professionisti di solito rimangono ‘in piedi’ soltanto per i 200/300 metri dello scatto finale. Da allora mi sono chiesto se un giorno sarei riuscito a concludere un’intera salita senza far uso della sella…ed eccomi qui”.
Servizio su La Valsusa del 3 settembre.
Federica Allasia