Torino e la sua gente, le fabbriche, il calcio: è la storia della parabola materiale e morale di un’intera città quella descritta da Massimo Gerbi nel suo libro “All’ombra del declino”.
L’opera, presentata venerdì 17 maggio a Villar Dora, narra i fasti e la successiva decadenza della Torino industriale, la storia del Torino Calcio e le vicende consumatesi tra fabbriche e salotti, stadi e istituzioni calcistiche.
Al racconto fa da sfondo la storia della famiglia Gerbi, fra cui il padre Mario, imprenditore del settore metallurgico-meccanico e presidente della squadra Granata dal 1987 al 1989.
L’autore alterna i ricordi personali alla storia della città stessa: dall’infanzia in una Torino piena di speranza del boom economico, alla successiva crisi che affliggerà non solo un intero sistema imprenditoriale e produttivo, ma anche la mentalità delle persone.
«All’ombra del declino – spiega Gerbi – è un racconto basato su fatti realmente accaduti della mia vita e di quella di mio padre con date, luoghi, nomi e cognomi delle persone presenti e circostanze attinenti alle descrizioni, in modo da poter tracciare un parallelo tra la città di Torino, la sua industria e il Torino Calcio fino all’inizio del nuovo millennio, con un excursus iniziale nell’ultimo decennio dell’800. Sono fatti inediti e per la prima volta descritti da chi li ha direttamente vissuti in una città che, in quanto a trasparenza e coraggio, ha tutto da farsi perdonare. Uno spaccato che finora non si aveva avuto il coraggio di raccontare, ma che molti riconosceranno come proprio».
Il testo è corredato da una quarantina di fotografie originali e di proprietà dell’autore. La casa editrice è Zolfo di Milano, specializzata in temi di denuncia e di antimafia.
Il libro è stato recentemente presentato in anteprima al Salone del Libro 2024.
Lorenzo Rossetti