“Il limite non limita”. Martina ce l’ha tatuato sul braccio questo motto, tanto ci crede. Lei, ventiquattrenne di Sangano, è la dimostrazione che la disabilità può non essere un ostacolo e che lo sport è un formidabile strumento di inclusione.
Otto anni di nuoto, immersione subacquea e da qualche mese il ritorno all’equitazione. Al suo fianco, fin dai banchi delle elementari, l’inseparabile amica Giorgia che con lei fa sport, partecipa alle gare, va in vacanza, incoraggia, consiglia.
Entrambe fanno parte di Special Olympics, l’associazione per l’inclusione di bambini ed adulti con e senza disabilità, che supporta nella pratica di ogni tipo di sport con una formula che vede l’atleta disabile affiancato da un tutor o atleta partner, un amico/amica, come Martina per Giorgia.
Servizio su La Valsusa del 2 maggio.
Riccardo Salomoni
