IL FORMAGGIO NATO DALLA FURBIZIA CONTADINA
Dietro al sapore intenso del Reblochon si nasconde una storia antica fatta di ingegno contadino e passione familiare. Il nome stesso del formaggio rimanda a un gesto di furbizia: i contadini, che dovevano pagare l’affitto in base alla quantità di latte prodotto, mungevano meno durante il controllo del padrone. Una volta che l’ispezione era terminata, tornavano a mungere “l’ultimo latte”, più ricco e cremoso, con cui producevano il Reblo chon . Il termine deriva infatti dal verbo francoprovenzale bletsìe, che significa “tirare l’ultimo latte”.
Servizio su La Valsusa del 16 ottobre.
Sara Ghiotto















