Dal 1869 al 1914 la Valigia delle Indie, l’Indian Mail, che collegava Londra a Bombay transitò per la Valle di Susa: il nome si ricollega probabilmente al tipico contenitore cilindrico in cuoio, chiuso con lucchetto, usato per trasportare quanto necessario durante il viaggio.
È una linea d’importanza mondiale, attiva sia per posta che per viaggiatori, fondamentale per garantire i collegamenti all’interno dell’allora vastissimo impero coloniale britannico fra i coloni e la patria: metteva in contatto la Gran Bretagna con le Indie, la Cina e, dal 1858, una volta al mese, l’Australia. Permetteva a Londra di ricevere notizie finanziarie, di transazioni commerciali, conflitti locali, di gestione della colonia e dei suoi protettorati. Viaggiavano lettere personali e posta diplomatica, documenti e bagagli, ma anche valuta di ritorno verso il Regno Unito, lingotti d’oro e argento, gioielli, libri rari e spezie.
Del servizio approfittavano naturalmente i funzionari addetti all’amministrazione coloniale, alti ufficiali britannici, diplomatici, uomini d’affari, aristocratici, inviati speciali dei giornali o semplici viaggiatori abbienti.
Articolo completo su La Valsusa del 3 agosto.
Franca Nemo