Cultura

Quattro chiacchiere con Claudio Rolando: dai Laghi di Avigliana alla Parigi di Leo Delfos

Il Claudio Rolando autore, “papà” dell’investigatore Leo Delfos, non ha bisogno di presentazioni, almeno non in Piemonte.

I suoi libri, anche grazie all’alleanza con il quotidiano La Stampa, riscuotono da anni un grande successo. Ma c’è un Rolando meno noto, che prima di abbracciare la scrittura e farne quasi un mestiere ha svolto lavori importanti che hanno contribuito pure a migliorare la salute di tutti noi.

Classe 1954, da un amante della Letteratura come lui ci si aspetterebbe una formazione classica e invece Claudio ha frequentato il liceo Scientifico al San Giuseppe di Torino, prima di scegliere di frequentare la facoltà di Biologia, “Con gran cruccio, almeno all’inizio, di mio padre Attilio, che mi avrebbe voluto o medico o ingegnere, perché come diceva lui: ‘Non ho mai visto nessun povero appartenere a queste due categorie’. Per fortuna un suo amico riuscì a convincerlo che Biologia, in quegli anni, sarebbe stata la materia del futuro”, spiega Rolando, accogliendoci nella casa di famiglia, in centro a Giaveno.

Servizio su La Valsusa del 20 febbraio.

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