Sulle alture di Borgone, tra la Roceja e Gandoglio, c’è un piccolo miracolo nato da mani instancabili e sogni tenaci. È il miracolo degli oliveti, testimonianza di una passione che ha saputo nascere praticamente dal nulla trasformando una sfida in una promessa d’amore per la terra. I coltivatori di olive di Borgone non hanno ereditato questa tradizione, l’hanno creata con il coraggio di chi decide di piantare ulivi dove prima c’erano terreni incolti e vigne abbandonate.
Ogni ulivo racconta una storia, ogni goccia d’olio è il frutto di anni di pazienza, speranza e cura. Sabato 7 giugno questa passione è stata celebrata con la Festa dell’Olio, un appuntamento che è stato un tributo a chi ha creduto che fosse possibile coltivare l’ ulivo con nulla più che un sogno e il coraggio di realizzarlo.
Con una simpatia innata e il calore dell’ospitalità tipica siciliana Salvo Fischetto ha guidato i visitatori attraverso il suo oliveto con l’amico Mimmo ed il fedele cagnolino Tobi. L’acqua che nutre i suoi giovani ulivi viene raccolta con ingegno grazie a una doppia vasca: la prima per convogliare l’acqua piovana, la seconda per raccogliere il troppo pieno.
Una soluzione pratica e sostenibile che garantisce la cura degli alberi e la qualità del prodotto. Con fierezza e generosità Salvo ha offerto un aperitivo-degustazione dove le olive della sua produzione hanno conquistato il palato degli ospiti, regalando un assaggio autentico del frutto della sua terra.
Nell’Oliveto Berta, davanti alla caratteristica insegna della “Barma d’Berta”, papà Maurizio ha rapito il pubblico con i suoi racconti dipingendo con parole appassionate la vita di un tempo tra le vigne e le montagne di Borgone.
Nel suggestivo Uliveto Rossetto, invece, Giorgio ha condiviso la sua profonda conoscenza della coltivazione degli ulivi spiegando le varietà che popolano il suo terreno con un entusiasmo contagioso.
Qui, in un perfetto connubio tra natura e arte, pittori en plein air di “Arte e Arti” di Bussoleno hanno catturato su tela i colori e la magia di questo angolo di paradiso trasformando la bellezza del paesaggio in quadri.
Nell’Oliveto Guglielminotti gli ospiti hanno potuto ammirare la splendida mostra fotografica di Elena Gallo, una talentuosa fotografa di San Valeriano capace di raccontare la storia e l’anima del territorio attraverso la potenza delle immagini.
Nella tenuta Enrietta è stato possibile andare alla scoperta dell’Oliveto Sperimentale Alpino Roceja attiva.Porte aperte alle visite anche all’ Oliveto Ainardi.La Festa dell’ Olio ha avuto il suo culmine in serata con la “Cena dell’ Olio”.
Claudio Giovale





