Ritardi che si ripetono, treni soppressi all’ultimo minuto, viaggiatori di due treni (cancellati) costretti dopo qualche ora a salire, stretti come sardine, sul terzo convoglio in partenza. I pendolari si arrabbiano (eufemismo) e gli enti locali della Valle di Susa tentano invano di chiedere alle Ferrovie i motivi di questi continui disagi sulla linea Torino-Susa-Bardonecchia.
Le Unioni Montane 15 giorni fa hanno scritto ai vertici piemontesi delle Ferrovie. Risposte: nessuna. Ed è seccato, molto seccato Pacifico Banchieri, presidente dell’Unione Montana Valle Susa per questo silenzio e per le mancate risposte. Così non usa mezzi termini: “ L’impressione è che Trenitalia e Rfi se ne freghino altamente dei pendolari e anche delle istituzioni. E questo è molto grave”. Di qui l’iniziativa che ha preso corpo ieri, mercoledì 27 novembre: una lettera inviata dalle Unioni di bassa e alta valle non più alle ferrovie ma all’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi con una richiesta:“Convochi in Regione gli entilocali,Trenitalia e Rfi. A lui non possono dire di no e la situazione deve essere chiarita così come vanno trovate le soluzioni idonee. Non si può andare avanti così. I pendolari sono esasperati”.
In discussione anche l’atteggiamento delle Ferrovie: “Ogni volta che c’è un problema non si sa con chi parlare, quale sia il referente. E quando lo si individua e si comincia a dialogare che cosa succede? Che viene spostato”.
A dire il vero, dopo un po’ di solleciti, RFI (società del gruppo Ferrovie che gestisce le infrastrutture) ha risposto al nostro giornale facendo riferimento a specifici episodi di atti vandalici, a guasti sulla linea e a imprevisti vari. L’altro interlocutore, Trenitalia (società del Gruppo ferrovie che gestisce i servizi di trasporto) continua invece a mantenere il più stretto riserbo anche nei confronti degli enti locali che da settimane sollecitano un confronto e che per ottenerlo si sono ora rivolti alla Regione.
Intanto i disagi sembrano essersi attenuati anche se ritardi e cancellazioni, sia pure in modo meno massiccio, continuano a verificarsi.
Su La Valsusa di giovedì 28 novembre
le testimonianze dei pendolari alle prese con i disagi