Bassa Valle

Rubiana, appuntamento domenica 3 novembre con “Le borgate nel bosco”

Appuntamento domenica 3 novembre, dalle 14 alle 17, a Rubiana in borgata Acquarossa per la presentazione ufficiale delle attività della neonata associazione “Le borgate nel bosco”, con un pomeriggio a base di castagne e vin brulè. La nuova realtà associativa dedicata alla promozione sociale e culturale è nata nel mese di agosto e sta muovendo i primi passi.

“Le borgate nel bosco” è stata creata dagli abitanti delle frazioni disseminate nella zona dal Colle del Lys alla Borgata Fornello: aggrega donne e uomini che si sentono legati in maniera ostinata al loro territorio e che, con il coraggioso insediamento delle proprie attività produttive, hanno intrapreso da anni un percorso non privo di difficoltà ambientali, sociali ed economiche.

I volontari dell’associazione sono riusciti ad invertire la rotta, avviando un cammino volto al recupero, alla conservazione e alla rivalorizzazione degli spazi urbani (e non) destinati altrimenti a un inevitabile abbandono.


L’idea dell’associazione presieduta da Carlo Rizzo è quella di connettere le parti “periferiche” del territorio rubianese mettendo l’accento, attraverso la promozione di una serie d’iniziative come quella in programma 3 novembre, sulla bellezza naturalistica della zona montana rubianese.

“Ci troviamo spiega il presidente Rizzo in un’area ricchissima dal punto di vista storico, antropologico e paesaggistico: l’idea è quella di rivitalizzare la zona montana attraverso una proficua collaborazione con le associazioni esistenti sul territorio come quelle di Favella e Mompellato”.

Anche se neonata, l’associazione è pienamente operativa e ha in cantiere una serie di appuntamenti da inserire nell’agenda 2025 coordinati con l’amministrazione comunale, con la quale c’è stato un incontro la scorsa settimana, in vista del costruendo programma delle manifestazioni. Le idee al gruppo di Rizzo non mancano: “Tesseremo una rete costituita da elementi autoctoni e autentici per promuovere la conoscenza e lo studio del territorio nei suoi aspetti naturali (flora, fauna, ecc.) e antropici (cultura, spiritualità, ospitalità, artigianato artistico) anche attraverso la valorizzazione delle risorse culturali e delle tradizioni locali mantenute vive e vitali attraverso frammenti di storia orale”. Appuntamento quindi a borgata Acquarossa per un tipico pomeriggio autunnale e per conoscere la nuova realtà che inaugura così il suo cammino”.

Stefano Grandi

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