Se la cronaca nazionale in questi giorni ci restituisce drammatiche vicende che coinvolgono giovani, una bella storia arriva invece da quella locale.
Il protagonista è un giovane tranese, fresco diciassettenne, Carlo, e a raccontare la vicenda al nostro giornale è il padre Alessandro Cruto.
Vicenda che riporta indietro di qualche settimana, allo scorso 25 luglio, e conduce a qualche centinaia di chilometro di distanza da Trana, più precisamente a Sanremo, dove Carlo e la sua famiglia si recano da anni in vacanza. Quel giorno il ragazzo, come sempre, era in spiaggia con amici e alcuni famigliari nello stabilimento balneare dove sono soliti recarsi.
Era da poco passata l’ora di pranzo, quando una bambina di cinque anni che si trovava in acqua, sfuggita al controllo dei genitori, pur dotata di salvagente, ha superato gli scogli e, ritrovatasi nel mare aperto, ha iniziato ad annaspare. Dagli scogli i genitori chiedevano aiuto e prontamente è intervenuto il bagnino che senza paura si è tuffato per soccorrerla.
È in questi concitati momenti che entra in scena Carlo che, dalla riva, aveva notato tutta la scena e, con altri, attratto dalle grida e dalla corsa del bagnino, si era avvicinato per capire cosa stesse accadendo.
Dagli scogli si è accorto che qualcosa però non andava, il bagnino stesso sembrava in difficoltà. Così era in effetti. Ha a sua volta dato l’allarme e, senza pensarci, si è tuffato in acqua, ha raggiunto la bimba e il bagnino praticamente immobile a causa di una congestione, lo ha afferrato e aiutato.
Servizio su La Valsusa del 5 settembre.