La specialità si chiama Soft Air o tiro dinamico. A prima vista è difficile capire di cosa si tratta.
Luogo dell’evento è Sant’Antonino in Piazza della Pace; la data: sabato 31 agosto e il 1 settembre; l’occasione: la festa patronale.
A sollevare perplessità e qualche polemica nei confronti dell’iniziativa – organizzata dal Tiro a Segno di Susa con l’armeria Lorenzoni e dal LWC – e’ l’immagine di un cannone in piena attività accanto a un soldato che evoca uno scenario di guerra.
L’evento, spiegano gli organizzatori in un post sui social, e’ per “chi ama l’adrenalina e le emozioni”,
Ma non tutti hanno gradito; ed ecco che, ancora sui social, si scatena la discussione.
Ed è Carlo Cometto a scrivere che “in tempo di massacri di popolazioni vedo questa cosa come una bestialità impresentabile e chiedo alla Pro Loco di cancellare questa manifestazione. Le armi, anche se finte, non ci devono essere, soprattutto in una piazza dedicata alla Pace”.
Interviene anche Titti Careri, insegnante alla primaria: “Una volta i ragazzini giocavano con le armi giocattolo; negli ultimi 20 anni sono state bandite da tutte le pedagogie. Dobbiamo promuovere la pace”.
Obiezioni alle quali replica Simone Cardullo, consigliere comunale: “Il Soft Air non è guerra; è uno sport di squadra e di strategia. Non si tratta glorificare la guerra ma di imparare a collaborare con gli altri in situazioni che richiedono concentrazione e autocontrollo”. Insomma, “nulla di diverso dal tiro con l’arco o il tiro al piattello”.
Rimane però l’immagine di quel cannone e di quel soldato che certo non sono un inno alla Pace. Forse un’altra icona avrebbe risparmiato qualche polemica. Non resta che andare a vedere di cosa si tratta. E di valutare, riflettere e, se occorre, correggere … il tiro.