“Guarire dai disturbi del comportamento alimentare è come andare sulle montagne russe. Sali e scendi, ma poi si arriva.” Con questa frase Giulia Boschis descrive sui social il suo neonato progetto “Scompaiono i confini del corpo”. Un’iniziativa frutto di tante sofferenze ed incomprensioni da lei vissute in prima persona, Giulia ha cominciato a soffrire di disturbi del comportamento alimentare in età preadolescenziale, durante il periodo delle scuole medie. La sua è una storia lunga e travagliata, fatta di discese e risalite, proprio come le montagne russe. Oggi Giulia però sta vincendo, sta uscendo dal buio tunnel in cui era caduta ed ha raggiunto un livello tale di consapevolezza da aver trovato la forza di parlarne ed ha voluto incanalare tutto il suo trascorso in un progetto volto ad aiutare chi sta soffrendo di disturbi del comportamento alimentare. Le prime date del progetto hanno visto andare in scena, nella biblioteca di Almese, due incontri: il primo svoltosi sabato 19 novembre, aveva come filo conduttore l’empatia, e vedeva il susseguirsi di testimonianze di persone che hanno sofferto di DCA e persone che hanno vissuto accanto a chi ne ha sofferto. Nel secondo, svoltosi sabato 26 novembre, di carattere più tecnico e divulgativo in cui vari esperti, fra cui psicologi, nutrizionisti e personal trainer, hanno affrontato la tematica.
Articolo completo su La Valsusa di giovedì 1° dicembre.