SESTRIERE. Per ricordare i 100 anni dalla costruzione della cappella dedicata alla Madonna “Regina Pacis” si è svolta oggi, domenica 28 luglio, una sentita festa al Colle, alla presenza di mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, accompagnato dal parroco di Sestriere don Giorgio Nervo. Ad accoglierli l’amministrazione comunale con il Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, il vicesindaco Maurizio Cantele e l’Assessore Emanuela Ruspa Tedeschi, insieme ad una numerosa presenza di cittadini che non hanno voluto mancare all’evento. Per per un saluto alla comunità è poi giunto anche il Vescovo di Pinerolo mons. Derio Olivero.
Un momento importante, per ricordare la storia di Sestriere, che come Comune ha festeggiato da poco i suoi primi 90 anni, e dei suoi monumenti, tra i quali proprio la cappella dedicata alla “Regina Pacis” è il più antico, insieme all’obelisco eretto nel 1914 in occasione del centenario della costruzione della strada napoleonica che collegava Pinerolo con il Monginevro (che fu demolito nel 1950 e poi ricostruito nel 1987).
A precedere la messa c’è stata la processione con la statua della Regina Pacis portata dalla chiesa di sant’Edoardo sino alla cappella. Dopo la messa c’è stata la distribuzione del pane benedetto.
Ad accompagnare la processione è stato i Corpo Musicale di Villar Perosa, che poi nel pomeriggio si è esibito in piazza Agnelli. Il sabato, ricordiamo si era tenuta la processione dalla cappella Regina Pacis alla chiesa di Sant’Edoardo.
La storia della cappella “Regina Pacis”
Correva l’anno 1924, quando venne inaugurata la cappella della Madonna “Regina Pacis”, posta sull’altura che sovrastava il colle di Sestriere.
L’idea nacque nel 1922, e fu proposta da un comitato di persone guidate dal cav. Vincenzo Possetto (il titolare del primo albergo sorto al colle, già nel 1914, quello che poi diventerà il “Grand Hotel Sestriere”), con l’intenzione di costruirla in onore dei caduti in battaglia delle Valli di Susa e Chisone nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Così venne chiesto all’architetto Carlo Charbonnet (1874-1955) di progettarla e quindi fu costruita in due anni e benedetta l’ultima domenica di luglio del 1924, alla presenza dei vescovi di Susa e Pinerolo.
Il progetto dello Charbonnet prevedeva un elegante edificio a navata unica, in pietra grezza nella parte inferiore e liscia in quella superiore, con tetto di legno a spiovente e una piccola torre campanaria a sovrastare l’edificio.